giovedì 26 maggio 2016

noi cattolici...


Noi cattolici, fedeli adoratori del Sacramento d'amore, "con quale gaudio", esclama l'eloquente Padre Faber, "dobbiamo contemplare quella splendente e immensa nube di gloria che la Chiesa in questa occasione fa salire verso Dio! Sì, sembrerebbe che il mondo sia ancora nel suo stato di fervore e d'innocenza primitiva! Guardate quelle gloriose processioni che, con i loro stendardi scintillanti al sole, si snodano attraverso le strade ornate di fiori dei villaggi cristiani, sotto le volte venerabili delle antiche basiliche e lungo i cortili dei seminari, asili della pietà. In quel concorso di folle, il colore del volto e la diversità delle lingue non sono che rinnovate prove dell'unità di quella fede che tutti sono lieti di professare con la voce del magnifico rituale di Roma. Su quanti altari di forma diversa, tutti ornati dei fiori più soavi e risplendenti di luce, tra nuvole d'incenso, al suono dei sacri cantici e davanti a una moltitudine prostrata e raccolta, il Santissimo Sacramento viene sollevato per ricevere le adorazioni dei fedeli, e abbassato per benedirli! E quanti atti ineffabili di fede e d'amore, di trionfo e di riparazione non ci rappresenta ognuna di queste cose! Il mondo intero e l'aria della primavera sono ripieni di canti di letizia. I giardini sono spogli dei loro più bei fiori, che mani devote gettano sul cammino del Dio che passa velato nel Sacramento. Le campane fanno risuonare lontano i loro giocondi concerti. Il Papa sul suo trono e la giovinetta nel suo villaggio, le religiose di clausura e gli eremiti solitari, i vescovi, i dignitari e i predicatori, gli imperatori, i re e i principi, tutti sono oggi ripieni del pensiero del Santissimo Sacramento. Le città sono illuminate, le abitazioni degli uomini sono animate dai trasporti della gioia. È tale la letizia universale che gli uomini vi si abbandonano senza sapere perché, e rinasce su tutti i cuori dove regna la tristezza, sui poveri, su tutti quelli che rimpiangono la libertà, la famiglia o la patria. Tutti questi milioni di anime che appartengono alla regale famiglia e al linguaggio spirituale di san Pietro sono oggi più o meno prese dal Santissimo Sacramento, sì che tutta la Chiesa militante trasalisce d'una gioia e d'una emozione simile al fremito dei flutti del mare agitato. Il peccato sembra dimenticato; le lacrime stesse sembrano piuttosto strappate dall'eccesso della felicità che dalla penitenza. È un'ebbrezza simile a quella che trasporta l'anima che fa il suo ingresso in cielo; o meglio si direbbe che la terra stessa passa nel cielo, come potrebbe accadere appunto per la gioia di cui l'inonda il Santissimo Sacramento" (Il Santissimo Sacramento, I, p. 4).

 

martedì 24 maggio 2016

Fatima forever. Dollinger risponde a p. Lombardi

 
Se pensavate che la saga del Terzo Segreto e dei suoi annessi e connessi fosse chiusa e sigillata dal comunicato della Sala Stampa vaticana con le dichiarazioni attribuite a papa Ratzinger, beh, vi siete sbagliati.

 
Immediatamente dal sito statunitense OnePeterFive che aveva riacceso l’annosa questione – Terzo Segreto pubblicato tutto, non completamente, oppure qualche annesso non reso noto – ha risposto a stretto giro di posta.   

In breve, l’ultimo capitolo era questo: un professore di teologia tedesco, Ingo Dollinger, amico di lunga data di Joseph Ratzinger, aveva detto per telefono, e in tedesco a Maike Hickson che Ratzinger gli aveva confidato, tempo fa, che non tutto il Terzo Segreto era stato pubblicato. I dettagli li trovate QUI. Sabato 21 maggio la Sala Stampa della Santa Sede pubblicava un comunicato in fra l’altro si diceva: “A tale proposito, il Papa emerito Benedetto XVI comunica «di non aver mai parlato col prof. Dollinger circa Fatima», afferma chiaramente che le esternazioni attribuite al professor Dollinger su questo tema «sono pure invenzioni, assolutamente non vere» e conferma decisamente: «la pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima è completa»”.  

Il comunicato è stato vivisezionato in tutte le sue sfumature da OnePeterFive (e probabilmente da una quantità di altri siti specializzati in Fatima). Ma il termine “invenzione” ha suscitato una reazioni indignata.  

“Maike Hickson, che ha chiamato personalmente padre Dollinger, attesta la verità di ciò che ha riportato dalla conversazione….Inoltre questa mattina la dott.ssa Hickson ha telefonato a padre Dollinger, con la notizia del comunicato vaticano, e in quell’occasione egli ha confermato enfaticamente e chiaramente le sue osservazioni precedenti. In altre parole, ha confermato la sua versione dei fatti”.  
(Dr. Maike Hickson, who personally called Fr. Dollinger, attests to the truth of what she recounted from that conversation. Inasmuch as the Vatican statement accuses her of “attributing” statements which are “inventions” to Fr. Dollinger, it is false. She did not imagine the conversation she had with Fr. Dollinger, she reported it, and I stand by her testimony with full confidence in her integrity, both as a journalist and as a faithful daughter of the Church. Further, this morning Dr. Hickson telephoned Father Dollinger with the news of the Vatican statement, and at that time he again confirmed to her emphatically and clearly his previous remarks. In other words, he stood by his story).  
Parola contro parola, e gli eventuali documenti “mancanti”, se non sono svaniti nel corso degli anni, si trovano nei Sacri Palazzi.  

Quindi, se anche ci fosse stato qualche gioco di mano nel corso dei decenni, non penso che lo sapremo mai. Tanto più se l’eventuale “rivelazione” riguardasse Chiesa, Concilio ecc. ecc. D’altronde il contenuto della stanza di suor Lucia è sotto chiave; e anche da lì mi pare che non ci siano da aspettarsi scoperte clamorose. Almeno nel nostro tempo. 

La saga potrà così continuare ad infinitum. Non dimentichiamoci comunque che a dispetto di quello che pensano gli anticlericali, la Chiesa non ama le rivelazioni private, anche se corredate di fenomeni straordinari come Fatima. Pio XI quando riceveva lettere che gli annunciavano rivelazioni ultraterrene, commentava, più o meno: “Mah! Dicono che sono il Suo Vicario. Se ha qualcosa da dire, potrebbe faro sapere a me…”. E il segretario di un Papa “fatimista” come San Giovanni Paolo II ci disse una volta, in relazione al Terzo Segreto: “Il problema è capire che cosa ha detto la Madonna, e che cosa ha detto suor Lucia”. Restiamo in attesa della prossima puntata…. 
MARCO TOSATTI
23/05/2016

domenica 22 maggio 2016

concilii, messe e papi

Un concilio che non fu dogmatico ma forse solo pastorale, una messa che non è buona e forse proprio cattiva, un papa che forse lo è ancora e uno che non lo è mai stato. … forse… ma ad un po’ di chiarezza i cattolici hanno diritto o no? ...magari solo per salvarsi l’anima.
omaggio di un cardinale al Papa "emerito"