sabato 8 novembre 2014

presto tracimerà ....

“Una persecuzione vera? È così. L’ira del mondo oggi non si alza dinanzi alla parola Chiesa, sta quieta anche dinanzi all’idea che uno si definisca cattolico, o dinanzi alla figura del Papa dipinto come autorità morale. Anzi c’è un ossequio formale, addirittura sincero. L’odio si scatena – a mala pena contenuto, ma presto tracimerà – dinanzi a cattolici che si pongono per tali, cattolici che si muovono nella semplicità della Tradizione” (da “Un evento. Ecco perché ci odiano”, di Don Luigi Giussani, Edit-Il Sabato, Roma 1993, p. 104).

Ma Dio aveva altri progetti....


Ma Dio aveva altri progetti

 




Alcune inquietanti visioni della beata Anna Caterina Emmerich

 

"Vidi anche il rapporto tra i due papi... Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città (di Roma). Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità... Allora la visione sembrò estendersi da ogni parte. Intere comunità cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro libertà. Vidi molte chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente. Ma tutto ciò non durò a lungo".

(13 maggio 1820)

 

"Vidi ancora una volta che la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta [la massoneria], mentre le bufere la stavano danneggiando. Ma vidi anche che l’aiuto sarebbe arrivato quando le afflizioni avrebbero raggiunto il loro culmine. Vidi di nuovo la Beata Vergine ascendere sulla Chiesa e stendere il suo manto su di essa. Vidi un Papa che era mite e al tempo stesso molto fermo... Vidi un grande rinnovamento e la Chiesa che si librava in alto nel cielo".

 

"Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola... Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto... C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda, così come la nuova chiesa eterodossa di Roma, che sembra dello stesso tipo...". (12 settembre 1820)

 

"Ho visto di nuovo la strana grande chiesa che veniva costruita là (a Roma). Non c’era niente di santo in essa.

Ho visto questo proprio come ho visto un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. Ma là tutto il lavoro veniva fatto meccanicamente. Tutto veniva fatto secondo la ragione umana... Ho visto ogni genere di persone, cose, dottrine ed opinioni.

 

C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò,

ed essi sembravano avere molto successo. Io non vedevo un solo angelo o un santo che aiutasse nel lavoro. Ma sullo sfondo, in lontananza, vidi la sede di un popolo crudele armato di lance, e vidi una figura che rideva, che disse: "Costruitela pure quanto più solida potete; tanto noi la butteremo a terra"". (12 settembre 1820)

 

La Messa era breve. Il Vangelo di San Giovanni non veniva letto alla fine.

(12 luglio 1820)

 

"Vedo il Santo Padre in grande angoscia. Egli vive in un palazzo diverso da quello di prima e vi ammette solo un numero limitato di amici a lui vicini. Temo che il Santo Padre soffrirà molte altre prove prima di morire. Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente. Il Santo Padre e la Chiesa sono veramente in una così grande afflizione che bisognerebbe implorare Dio giorno e notte". (10 agosto 1820)

 

"Poi vidi un'apparizione della Madre di Dio, che disse che la tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che queste persone devono pregare ferventemente... Devono pregare soprattutto perché la chiesa delle tenebre abbandoni Roma". (25 agosto 1820)

 

"Vidi la Chiesa di San Pietro: era stata distrutta ad eccezione del Santuario e dell’Altare principale. San Michele venne giù nella chiesa, vestito della sua armatura, e fece una pausa, minacciando con la spada un certo numero di indegni pastori che volevano entrare. Quella parte della Chiesa che era stata distrutta venne prontamente recintata… così che l’ufficio divino potesse essere celebrato come si deve. Allora, da ogni parte del mondo vennero sacerdoti e laici che ricostruirono i muri di pietra, poiché i distruttori non erano stati capaci di spostare le pesanti pietre di fondazione". (10 settembre 1820)

 

"Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini venivano perpetrati là. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora pii, e solo pochi avevano una sana visione delle cose. Vidi anche degli ebrei che si trovavano sotto il portico della chiesa. Tutte queste cose mi diedero tanta tristezza". (27 settembre 1820)

 

"La Chiesa si trova in grande pericolo. Dobbiamo pregare affinché il Papa non lasci Roma; ne risulterebbero innumerevoli mali se lo facesse. Ora stanno pretendendo qualcosa da lui. La dottrina protestante e quella dei greci scismatici devono diffondersi dappertutto. Ora vedo che in questo luogo la Chiesa viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un centinaio di sacerdoti che non siano stati ingannati. Tutti loro lavorano alla distruzione, persino il clero. Si avvicina una grande devastazione". (1 ottobre 1820)

 

"Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione [difatti ora sono tantissimi i cattolici che diventano protestanti o che si lasciano influenzare dalle sette evangeliche, compresi molti sacerdoti].

In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre". (1820)

 

"Vedo molti ecclesiastici che sono stati scomunicati e che non sembrano curarsene, e tantomeno sembrano averne coscienza. Eppure, essi vengono scomunicati quando cooperano (sic) con imprese, entrano in associazioni e abbracciano opinioni su cui è stato lanciato un anatema [la massomeria ecclesiastica]. Si può vedere come Dio ratifichi i decreti, gli ordini e le interdizioni emanate dal Capo della Chiesa e li mantenga in vigore anche se gli uomini non mostrano interesse per essi, li rifiutano o se ne burlano". (1820-1821)

 

"Ho avuto un’altra visione della grande tribolazione. Mi sembrava che si pretendesse dal clero una concessione che non poteva essere accordata. Vidi molti sacerdoti anziani, specialmente uno, che piangevano amaramente. Anche alcuni più giovani stavano piangendo. Ma altri, e i tiepidi erano fra questi, facevano senza alcuna obiezione ciò che gli veniva chiesto. Era come se la gente si stesse dividendo in due fazioni". (12 aprile 1820)

 

"Vidi che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee che erano pericolose per la Chiesa. Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Così doveva essere la nuova Chiesa... Ma Dio aveva altri progetti". (22 aprile 1823)

 


 


 

giovedì 6 novembre 2014

la "Relatio post disceptationem "? "una macchia nera che ha macchiato l'onore della Sede Apostolica" (Mons. Schneider)

Mons. Schneider sul Sinodo
Riprendo da Chiesa e post Concilio parte della lunga intervista a Mons. Athanasius Schneider pubblicata da Rorate Caeli [qui]. Parole, chiare, forti ed inequivoche.

La Chiesa e il mondo hanno urgente bisogno di testimoni intrepidi e candidi della verità tutta intera del comandamento e della volontà di Dio, di tutta la verità delle parole di Cristo sul matrimonio. I  moderni farisei e scribi clericali, i vescovi e cardinali che gettano i grani di incenso agli idoli dell' ideologia neo-pagana del genere e del concubinato, non convinceranno nessuno a credere in Cristo o ad essere pronti ad offrire la propria vita per Cristo - ha detto Athanasius Schneider  Vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Santa Maria ad Astana, in Kazakistan in un'intervista ad Izabella Parowicz di Polonia Cattolica.
Eccellenza, qual è la sua opinione sul Sinodo? Qual è il suo messaggio alle famiglie?
 Durante il Sinodo ci sono stati momenti di manipolazione manifesta da parte di alcuni chierici che detengono posizioni chiave nella struttura editoriale e di gestione del Sinodo. La relazione intermedia (Relatio post disceptationem) era chiaramente un testo prefabbricato senza alcun riferimento alle effettive dichiarazioni dei padri sinodali. Nelle sezioni su omosessualità, sessualità e "divorziati risposati" con la loro ammissione ai sacramenti il testo rappresenta una ideologia neo-pagana radicale. Questa è la prima volta nella storia della Chiesa che un testo eterodosso del genere è stato effettivamente pubblicato come documento di una riunione ufficiale dei vescovi cattolici, sotto la guida di un papa, anche se il testo aveva solo un carattere preliminare. 

Grazie a Dio e alla preghiera dei fedeli di tutto il mondo, un consistente numero di padri sinodali ha risolutamente respinto tale documento-base; esso riflette la corrente morale egemone del nostro tempo, corrotta e pagana, che viene imposta a livello globale per mezzo della pressione politica e attraverso i quasi onnipotenti mass media ufficiali, che sono fedeli ai principi del partito mondiale sulla ideologia del genere. Tale documento sinodale, anche se solo preliminare, è un vero peccato e dà la misura di quanto lo spirito  anticristiano del mondo è già penetrato a livelli così importanti della vita della Chiesa. Questo documento rimarrà per le generazioni future e per gli storici una macchia nera che ha macchiato l'onore della Sede Apostolica. Fortunatamente il Messaggio dei Padri sinodali è un vero e proprio documento cattolico che delinea la verità divina sulla famiglia senza tacere sulle radici più profonde dei problemi, vale a dire circa la realtà del peccato. Dà vero coraggio e consolazione alle famiglie cattoliche. Alcune citazioni: "Pensiamo dell'onere imposto dalla vita nella sofferenza data da un bambino con bisogni speciali, da una grave malattia, dal deterioramento della vecchiaia, o dalla morte di una persona cara. Ammiriamo la fedeltà di tante famiglie che sopportano queste prove con coraggio, fede e amore. Lo vedono non come un peso inflitto loro, ma come qualcosa in cui si danno, vedendo il Cristo sofferente nella debolezza della carne. ... L'amore coniugale, che è unico e indissolubile, resiste nonostante le molte difficoltà. Si tratta di uno dei più belli di tutti i miracoli e il più comune. Questo amore si diffonde attraverso la fertilità e la generatività, che riguarda non solo la procreazione dei figli, ma anche il dono per loro della vita divina nel battesimo, nella catechesi, nell'educazione . ... La presenza della famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe nella loro modesta casa aleggia su di voi ".
[...]
Più avanti, nel corso dell'intervista, mons Schneider non nasconde la gravità della situazione, che torna a paragonare alla crisi ariana. Mi ha colpito la sua affermazione che allora la fede è stata salvata dal popolo (la chiesa docta-discente, piuttosto che da quella docente) insieme a Atanasio e pochi sacerdoti in comunità sparse... Così risponde all'intervistatrice:

"In questo momento straordinariamente difficile Cristo purifica la nostra fede cattolica, in modo che attraverso questo processo la Chiesa splenderà più luminosa per essere veramente luce e sale per l' insipido mondo neo-pagano grazie alla fedeltà e la fede pura e semplice in primo luogo dei fedeli, dei più piccoli nella Chiesa, della "ecclesia docta" (la chiesa che apprende), che ai nostri giorni rafforzerà la "docens Ecclesia» (la Chiesa docente, vale a dire il Magistero), in maniera simile a come accadde nella grande crisi della fede nel IV secolo come il beato John Henry Newman ha dichiarato:
«Questo è un fatto molto notevole: ma c'è una morale in esso. Forse è stato permesso, al fine di imprimere alla Chiesa durante la persecuzione la grande lezione evangelica, il cui vero punto di forza non è costituito dal saggio e potente, ma dall'oscuro, l'ignorante e il debole. Il Paganesimo è stato rovesciato soprattutto dai fedeli; fu il popolo fedele, sotto la guida di Atanasio e dei vescovi egiziani, e in alcuni luoghi sostenuto dai propri Vescovi o sacerdoti, che ha resistito alle peggiori eresie che  sono state espulse dal territorio sacro. ... in quel tempo di immensa confusione il dogma divino della Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo fu proclamato, imposto, mantenuto e (umanamente parlando) preservato molto più dalla Ecclesia docta che dalla Ecclesia docens; che gran parte dell'Episcopato fu infedele al suo mandato, mentre il popolo rimase fedele al suo battesimo; che a volte il Papa, a volte i Patriarchi, Metropoliti o Vescovi, a volte gli stessi Concili dichiararono ciò che non avrebbero dovuto o fecero cose che oscuravano o compromettevano la verità rivelata. Mentre, al contrario, il popolo cristiano, guidato dalla Provvidenza, fu la forza ecclesiale che sorresse Atanasio, Eusebio di Vercelli ed altri grandi solitari che non avrebbero resistito senza il loro sostegno. In un certo senso si può dire che vi fu una "sospensione temporanea" delle funzioni della Ecclesia docens. La maggior parte dell'Episcopato aveva mancato nel confessare la vera Fede». (Ariani del IV secolo, pp. 446, 466).