lunedì 14 aprile 2014

Mons. Fellay vs. Card. Kasper

 
Mons. Fellay sulla nuova pastorale matrimoniale del Cardinal Kasper
Cosa accadrà all’assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi che si deve riunire dal 5 al 19 ottobre 2914, consacrata alle «sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione»? Questa domanda si pone con una grande inquietudine dopo che, all’ultimo Concistoro (20 febbraio 2014), il cardinale Walter Kasper, alla domanda del Papa Francesco e con il suo forte sostegno, ha presentato il tema del prossimo Sinodo facendo delle aperture presumibilmente pastorali e dottrinalmente scandalose.

Questa presentazione, che avrebbe dovuto inizialmente restare segreta. è stata pubblicata dalla stampa e i dibattiti tempestosi che ha sollevati tra i membri del Concistoro sono finiti per essere ugualmente rivelati. Un professore universitario non ha esitato a parlare di una vera «rivoluzione culturale» (Roberto De Mattei), e un giornalista ha qualificato come un «cambio di paradigma» il fatto che il cardinale Kasper propone che i divorziati «risposati» possano comunicarsi senza che il loro precedente matrimonio sia ritenuto nullo: «attualmente non è il caso, sulla base delle parole di Gesù molto severe ed esplicite sul divorzio» (Sandro Magister).

Dei prelati si sono alzati contro questo cambiamento, come il cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, che si è chiesto: «che ne è del primo matrimonio, celebrato e consumato? Se la Chiesa ammette (i divorziati “risposati”) all’Eucarestia, essa deve comunque dare un giudizio di legittimità sulla seconda unione. È logico. Ma allora – come chiedevo – che ne è del primo matrimonio? Il secondo, si dice, non può essere un vero secondo matrimonio, poiché la bigamia va contro la Parola del Maestro. E il primo? È dissolto? Ma i Papi hanno sempre insegnato che il potere del Pontefice non arriva fin là: sul matrimonio celebrato e consumato, il Papa non ha alcun potere. La “soluzione” presentata (dal cardinale Kasper) porta a pensare che il primo matrimonio rimane, ma che c’è pure una seconda forma di coabitazione che la Chiesa legittima (...) la questione di fondo dunque è semplice: che ne è del primo matrimonio? Ma nessuno risponde» (Il Foglio, 15/03/14)

Potremmo aggiungere le gravi obiezioni formulate dai cardinali Gerhard Ludwig Müller, Walter Brandmüller, Angelo Bagnasco, Robert Sarah, Giovanni Battista Re, Mauro Piacenza, Angelo Scola, Camillo Ruini… ma queste obiezioni restano, anch’esse, senza risposta.

Noi non possiamo attendere senza dire nulla  il Sinodo che si terrà il prossimo ottobre nello spirito disastroso che gli vuol dare il cardinale Kasper. Lo studio allegato, intitolato «La nuova pastorale sul matrimonio secondo il cardinale Kasper» mostra i pesanti errori contenuti nella sua presentazione. Non denunziarli sarebbe lasciare una porta aperta ai pericoli sui quali punta il dito il cardinale Caffarra: «ci sarà (così) un esercizio di sessualità umana extra-coniugale che la Chiesa considererà come “legittimo”. Ma con questo si rovina il pilatro della dottrina della Chiesa sulla sessualità. A questo punto ci si potrà domandare: perché non si approva l’unione libera? E perché non allora i rapporti tra omosessuali?» (Ibidem).

Mentre numerose famiglie si sono in questi ultimi mesi coraggiosamente mobilitate contro le leggi civili che ovunque minano la famiglia naturale e cristiana, è propriamente scandaloso vedere queste stesse leggi surrettiziamente sostenute da uomini di Chiesa desiderosi di allineare la dottrina e la morale cattoliche ai costumi di una società decristianizzata, invece che cercare di convertire le anime. Una pastorale che si fa beffe dell’insegnamento esplicito di Cristo sull’indissolubilità del matrimonio, non è misericordiosa, bensìoffensiva nei confronti di Dio che accorda a ciascuno la sua grazia in maniera proporzionata, e crudele verso le anime che, messe in situazioni difficili, ricevano questa grazia di cui hanno bisogno per vivere cristianamente ed anche per crescere nella virtù, sino all’eroismo.

+ Bernard Fellay
Menzingen, il 12 aprile 2014

 
Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Roberto Dal Bosco